Farmaci Broncodilatatori e Micronutrienti

Farmaci Broncodilatatori

I broncodilatatori sono farmaci che dilatano la muscolatura liscia bronchiale, facilitando così la respirazione nei pazienti che soffrono di asma o di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
Esistono diverse tipologie di broncodilatatori e, alcuni di questi, vengono utilizzati anche in ambito sportivo (doping) decantati per le loro proprietà lipolitiche e come anticatabolici e / o anabolici.
I recettori con cui interagiscono si trovano anche nella muscolatura liscia gastrointestinale, delle coronarie e dei grandi vasi che irrorano la muscolatura scheletrica.
Gli ioni calcio sono responsabili della broncocostrizione, quindi, appare chiaro come una riduzione della loro concentrazione possa favorire il processo inverso, ossia la broncodilatazione. Se utilizzati in maniera appropriata e sotto la guida del medico, è difficile che si verifichi una carenza di micronutrienti. Altro discorso se parliamo di abusi.


Una cosa comune alla maggior parte dei broncodilatatori è il rischio di carenza di potassio con conseguente ipotensione ortostatica, aritmie, debolezza muscolare, fatica prolungata, apatia per allenamenti, diminuzione dei riflessi, crampi, parestesia.
Sul lungo termine, dunque, andrebbero monitorati gli elettroliti tramite opportuni esami.
I broncodilatatori vengono spesso accompagnati da cortisonici, in questo caso aumenta il rischio di diminuzione delle riserve di elettroliti, acido folico, vitamina C vitamina D e glutatione. Quest'ultimo, talvolta, viene proposto per via inalatoria per supportare il trattamento di patologie polmonari.
Alcuni di questi farmaci hanno anche interazione con alcuni alimenti (teofillina, cortisonici, antibiotici somministrati per via sistemica).

Confrontatevi sempre col vostro medico e tutti gli altri professionisti che vi seguono!

A cura di
Dott.ssa Patalano Myriam Biologa Nutrizionista
Ischia Nutrizione Patalano