Omocisteina Alta: Analisi e Rimedi

Omocisteina Alta
Immagine di rawpixel.com su Freepik

Che cos'è l'Omocisteina?

L'omocisteina è un amminoacido solforato (ovvero contenente zolfo) che si forma in seguito alla trasformazione enzimatica della metionina, un aminoacido essenziale che si trova abbondantemente in carne, pesce, latticini e uova. Gli alimenti di origine vegetale, invece, sono poveri di questo amminoacido (fatta eccezione per alcuni semi e noci).

La presenza di omocisteina nel sangue, fino a 5-12 micro moli per litro (μmol/L), è normale; dunque la sua produzione è del tutto fisiologica. L’iperomocisteinemia (omocisteina alta), invece, risulta essere un fattore di rischio cardiovascolare.

L’omocisteina esiste in varie forme e l’omocisteina “totale” presente nel sangue è fortemente influenzata sia dalla dieta che da altri fattori. Il suo metabolismo avviene grazie a due processi:

- Rimetilazione: richiede come cofattori la vitamina B2, B12, folati, zinco e l’enzima 5,10-metilen-tetraidrofolato reduttasi (MTHFR). Motivo per cui chi presenta una mutazione del gene MTHFR è a maggior rischio cardiovascolare.
- Trans sulfurazione: richiede l’enzima cistationina beta sintasi (CBS) coadiuvato dalla vitamina B6 (piridossal-5’-fosfato). Una volta che si è formata la cistationina, successivamente viene degradata nella cisteina che, poi, viene utilizzata per la sintesi proteica e di glutatione (GSH), uno degli antiossidanti più importanti del nostro organismo.

I folati attivi, noti come 5-MTHF o 5-metil tetraidrofolato, lavorano in concerto con la vitamina B12, come gruppo donatore di metile per la conversione retroattiva di omocisteina in metionina. In generale, il 50% dell’omocisteina è rimetilata; la restante parte viene convertita in cisteina, richiedendo la Vitamina B6 e il glutatione come cofattori.

Anche vitamina B2 (riboflavina) e magnesio sono interessati nel metabolismo dell’omocisteina. Per questo motivo, per tenere sotto controllo i livelli di omocisteina, occorre non avere deficit di vitamine del gruppo B e folati.


Fattori che Alterano i Valori di Omocisteina

Tutto ciò che induce una deplezione di questi micronutrienti produce anche un aumento dei livelli di omocisteina e, di conseguenza, del rischio cardiovascolare:

- farmaci assunti in cronico
- malnutrizione
- problematiche gastrointestinali che possono portare a malassorbimento
- abuso di alcolici
- abuso di sostanze nervine
- fumo di sigaretta
- scorretto stile di vita in generale.

I livelli di omocisteina possono incrementare con età, farmaci, obesità, sedentarietà, fumo, deficit di micronutrienti e vitamine, oppure se si possiede il polimorfismo genetico ereditario noto come mutazione MTHFR, variante C677T, dell’enzima MTHFR (metilen-tetraidrofolato reduttasi).

In linea generale, più è alto il valore di omocisteina e più aumenta il rischio di patologie cardiovascolari. Sarebbe bene attestarsi su livelli di omocisteina intorno ai 7-8 µmol/L, soprattutto sopra i 40 anni di età.
Ci tengo a specificare che stiamo parlando di *rischio*, non certezza, dunque non c’è bisogno di andare in paranoia nel caso qualche valore risultasse alterato.

Omocisteina e Mutazione MTHFR

L’organismo di chi è affetto da mutazione MTHFR ha difficoltà a convertire l’acido folico nella sua forma attiva.
Non c’è da spaventarsi, questo è presente in circa il 40% della popolazione di razza bianca.
I soggetti che ereditano tale gene da entrambi i genitori hanno un rischio più elevato di patologie cardiovascolari di circa il 15-20%. In questi casi, è utile assumere il 5-MTHFR (metilfolato bioattivo): è altamente biodisponibile, supera le barriere cerebrali o ematiche e non interferisce con l’assorbimento della vitamina B12

Con il metilfolato si può significativamente ridurre il rischio cardiovascolare correlato con elevati livelli di omocisteina.


Rimendi Alimentari per Omocisteina Alta (IPEROMOCISTEINEMIA)

Prima di pensare a qualsiasi strategia specifica per moderare gli alti livelli di omocisteina, quale sia l’integratore più utile o l’alimentazione mirata, è bene in primis prendersi cura di quei fattori che influiscono in maniera negativa sulla sua salute in generale. È bene creare prima le basi prima di pensare ai dettagli:

- Moderare l’assunzione di alcolici: va bene il calice di vino ogni tanto o un drink in compagnia nel fine settimana, ma è bene non esagerare
- Moderare il consumo di caffeina: 2-3 caffè al giorno vanno bene, sempre che non ci siano altre problematiche. Da assumere preferibilmente al mattino, a metà fase attiva (a metà mattina oppure dopo pranzo ad esempio) e un eventuale terzo nel pomeriggio / pre-allenamento (preferibilmente non in tardo pomeriggio o sera)
- No alla sedentarietà: è consigliabile effettuare esercizio fisico anche in età avanzata (non è mai troppo tardi per iniziare)
- Limitare/eliminare alimenti trasformati (sia dolci che salati) che subiscono diversi processi di lavorazione. Prediligere alimenti semplici e cibo vero con il quale si può spaziare e sperimentare in cucina realizzando pietanze deliziose, sia dolci che salate
- Ottimizzare il contenuto giornaliero di fibre sia provenienti da frutta e verdura che da legumi, cereali e pseudocereali (senza esagerare rischiando di creare problemi intestinali, specialmente se non si è abituati). In caso di problematiche intestinali è bene fare ulteriori valutazioni in modo da personalizzare il tutto
- Seguire la stagionalità degli alimenti, facciamo del bene al nostro organismo ed è anche più sostenibile per il Pianeta
- Prediligere, qualora sia possibile, pesce fresco pescato
- Si ai grassi…ma di qualità!
- Garantirsi un adeguato apporto proteico, variando le fonti, sfruttando non solo proteine di origine animale ma anche proteine provenienti da legumi e mix di cereali in chicco e pseudocereali
- Garantirsi un corretto apporto di micronutrienti, in particolare zinco, vitamina B6, vitamina B12 e folati grazie ad un’alimentazione varia. In caso di carenza si possono utilizzare integratori mirati previo consulto del proprio medico o affidandosi ad un biologo nutrizionista o dietista
- Riposo (di mente e corpo)
- Garantirsi una buona igiene del sonno
- Imparare a gestire gli stressor


Integratori Utili per Omocisteina Alta

Integrare le vitamine del complesso B insieme al metilfolato significa aiutare a ridurre i livelli plasmatici di omocisteina. Folati, vitamina B6, vitamina B12 e B2 servono per favorire la conversione dell’omocisteina a composti non dannosi per l’organismo.
Bisogna fare attenzione alle etichette ed alle dosi somministrate. È bene sfruttare integratori di buona qualità e che presentino la forma è attiva del nutriente di interesse:

- nel caso della B12, può essere utile sfruttare metilcobalamina piuttosto che cianocobalammina
- nel caso dei folati, meglio metilfolato (forma attiva e maggiormente biodisponibile) piuttosto che acido folico. In particolare, è consigliabile assumere metilfolato soprattutto per quei soggetti che presentano già patologie cardiovascolari, soggetti con deficit di folati (riscontrati tramite opportuni esami), soggetti con polimorfismo genetico 5-MTHFR C677T.

Anche l’integrazione di N-acetilcisteina (NAC) ed S-adenosil-metionina (SAM-e) si sono rivelate particolarmente utili: il primo per aiutare l’abbassamento di omocisteina, oltre che come agente riducente dalle note proprietà antiossidanti ed epatoprotettive, il secondo promuove la conversione di omocisteina in cisteina e glutatione, oltre che incrementare l’attività del 5-MTHF.
Per quanto riguarda i dosaggi, vanno personalizzati ed è bene valutare eventuali miglioramenti in corso d’opera, soggetti che presentano la mutazione potrebbero non avere grandi miglioramenti con i dosaggi standard.

Ovviamente sia il piano alimentare che l’integrazione mirata devono essere valutati dal medico specializzato in nutrizione oppure dal biologo nutrizionista oppure dal dietista, in maniera personalizzata, in base allo stato di salute, eventuali farmaci assunti e stile di vita dell’utente. Affidatevi sempre a dei professionisti che monitorino il tutto anche con l’aiuto degli esami.

A cura di
Dott.ssa Patalano Myriam Biologa Nutrizionista
Ischia Nutrizione Patalano

Leggi Anche